Tutto quello che c’è da sapere sulla pensione di reversibilità

In questo articolo tratteremo un tipo specifico di prestito che è rivolto a tutti i beneficiari di una pensione di reversibilità. La pensione di reversibilità rappresenta una forma di reddito fissa e continuativo che è destinata nel dettaglio ad alcuni soggetti. Vediamo nello specifico di che cosa si tratta e come si possono richiedere dei prestiti se si percepisce una pensione di reversibilità.

Pensione di reversibilità: cos’è

Oggi sono previsti dei prestiti e dei finanziamenti che sono destinati in modo specifico ai soggetti che percepiscono una pensione di reversibilità, ma di che cosa si tratta esattamente? Qui puoi trovare tutte le soluzioni principali che riguardano questo tipo di pensione, che altro non è che un assegno a carattere pensionistico che è rivolto ai familiari di un pensionato ormai deceduto. Per poter usufruire di questo tipo di pensione, è opportuno però che il soggetto deceduto abbia goduto di una pensione di vecchiaia o di anzianità, nel momento in cui è deceduto.

Chi sono i destinatari

La pensione di reversibilità è un assegno che può essere concesso ai seguenti soggetti e nei seguenti casi:

  • i familiari di un individuo deceduto in pensione o che, anche se non percepiva ancora la pensione di vecchiaia o di anzianità, aveva già raccolto tutti i requisiti che sono necessari per poter ottenere la pensione;
  • i coniugi, i figli o i nipoti del soggetto defunto;
  • il coniuge, anche se separato o divorziato, e se risulta essere titolare di un assegno di mantenimento;
  • i figli, se al momento del decesso di uno dei due genitori, hanno un’età inferiore ai 18 anni;
  • i figli studenti o universitari che hanno un’età compresa tra i 18 e i 26 anni;
  • i figli dei soggetti deceduti, se hanno un’invalidità, da dimostrare attraverso dei documenti e dei certificati medici che dimostrano la presenza di problemi fisici o mentali particolari;
  • i nipoti minori, anche se non risultano essere affidati a loro, ma comunque a carico degli ascendenti del soggetto defunto.

Condizioni e importi

Ci sono certamente delle condizioni e dei requisiti considerati indispensabili o comunque necessari per poter ottenere un assegno di reversibilità. Questi requisiti riguardano in particolare il pensionato deceduto, il quale deve aver percepito una pensione di anzianità o di vecchiaia al momento del decesso. In alternativa, i soggetti deceduti in pensione potevano essere anche dei lavoratori molto vicini alla pensione, e con già tutti i contributi maturati. Per poter riuscire ad accedere a un assegno ordinario di invalidità, gli importi che si possono ottenere con la pensione di reversibilità che si percepisce possono anche variare spesso in base alla situazione economica della famiglia del soggetto deceduto.

Gli importi che si possono ricevere grazie alla pensione di reversibilità possono cambiare spesso da una società di credito all’altra e in base alla situazione economica del soggetto pensionato deceduto. Dal punto di vista delle percentuali che si ottiene, queste di solito sono fissate al 60% della pensione per quanto riguarda il coniuge, al 70% per i figli e all’80% per il coniuge e un figlio, così come anche per due figli senza coniuge. Se i figli superano un limite d’età preciso oppure se concludono il loro ciclo di studi e non soffrono di qualche forma di disabilità o invalidità, allora non potranno avere accesso alla pensione di reversibilità.

Chi percepisce una pensione di reversibilità può avere accesso al credito?

Coloro che oggi percepiscono una pensione di reversibilità possono accedere a delle forme di finanziamento che sono pensate appositamente per queste categorie di persone. Di solito, per la richiesta di questi prestiti viene accettata la modalità di rimborso della cessione del quinto, come puoi leggere anche su questo sito web, oppure la richiesta di un prestito personale di tipo tradizionale.